A Montecchio Maggiore nascosto tra le colline che confinano con Sovizzo e Castelgomberto, esiste uno luogo magico che porta il nome di Valdimolino. L’antico borgo venne così battezzato, per la ricca presenza d’acqua che scendeva copiosa dalle colline ricche di vegetazione delle montagne confinanti. Si racconta che già all’inizio dell’anno mille, alcune famiglie iniziarono ad insediarsi nella contrada per lavorare nei mulini che facevano girare le loro ruote, grazie all’acqua che scendeva copiosa verso la valle.  Nacque così la storica comunità di Valdimolino, piccolo paradiso immerso nel verde, dove per secoli la tradizione del lavoro dei mugnai e stata tramandata di padre in figlio. 

Ora i mugnai che macinavano le farine nei mulini ad acqua non esistono più. Ma le ruote di un vecchio mulino continuano a girare ancora, grazie alla forza dell’acqua che scende irruenta direttamente dalle piccole Dolomiti e si butta tra ruscelli e fontanelle in una grande oasi verde, curata da un imprenditore lungimirante che negli anni 70 h acquistato la contrada disabitata, ed ha restaurato con perfezione maniacale le antiche case che erano di proprietà delle famiglie dei mugnai.

Sono state così restaurate anche3 ruote dei vecchi mulini e l’antica corte rurale che univa le case dei mugnai.  Ora il borgo è diventato uno spazio curato, dove si può passeggiare tra cascate d’acqua cristallina, piante di ogni genere e ruscelli dove i pesci sguazzano liberi.

Abbiamo partecipato a questa bellissima iniziativa con la presenza dell’interprete LIS.

La giornata è stata organizzata dallaPro Loco Alte Montecchio – partner comune Montecchio Maggiore, Gruppo Sportivo non vedenti di Vicenza, ENS - Ente Nazionale Sordi di Vicenza, Trattoria da Marco, comitato sagra Valdimolino, sito privato di Enrico MaltauroCompagnia teatrale i Ballincontrà.

È stata raccontata la storia della chiesa e del suo campanile, che campeggia sperduto e solitario nel campo di fronte, staccato dall’antica chiesa. Poi siamo andati nella visita guidata e con interprete LIS,nello spazio interno del Mulino Maltauro, camminando lungo il percorso del ruscello, tra le vasche dei pesci e la ricca vegetazione della vecchia contrada.

Alla fine del percorso guidato, la visita si è conclusa con un breve spettacolo realizzato dal gruppo popolare dei Ballincontrà, con scenette e battute ironiche la vita delle antiche contrade, dove tra le bestie, la stalla, il lavoro dei campi e il Filò della sera, si passavano le giornate nelle contrade rurali.  

Alla fine del percorso, abbiamo degustato i prodotti tipici. 

Il gruppo sordi che ha partecipato, è stato    soddisfatto e ha trascorso unabella giornata.